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vigneto, orto, turismo rurale, istruzione agraria, manutenzione trattori, meccanizzazione agricola, lavoro e previdenza agricola, arboricoltura e frutticoltura, difesa piante frutto, rustici campagna, allevamenti animali, apicoltura, piccoli allevamenti, alimentazione ortaggi e cereali |
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ALLEVAMENTI
Sfoglia per argomento: Tutti gli argomenti / ALLEVAMENTI / tecnica: zootecnia
Valorizzare le fonti proteiche vegetali: il caso della soia gmIl bando delle proteine animali nell' alimentazione degli animali allevati a scopo alimentare richiederà una valorizzazione delle fonti proteiche vegetali. Gli aspetti del settore mangimistico italiano e le possibili implicazioni del divieto delle proteine animali sull' impiego di soia e soia geneticamente modificata nella formulazione dei mangimi. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 46, pag. 55 del 22/11/2002 
Commercio e utilizzo del medicinale veterinarioL' impiego del medicinale veterinario negli animali da reddito rappresenta un momento estremamente importante non solo e non tanto per la cura degli animali allevati, ma soprattutto per il potenziale passaggio e quindi la possibile presenza di residui di questi medicinali negli alimenti destinati al consumo umano L'Informatore Agrario n. 46, pag. 57 del 21/11/1997 
Zootecnia da latte neozelandese: un ottimo esempio anche per l' EuropaGrazie all' affermazione di un' agricoltura sempre più naturale e alla probabile, anche se lontana, soppressione delle quote latte in Europa, la zootecnia neozelandese può rappresentare un modello interessante anche per qualche Paese dell' Unione Europea L'Informatore Agrario n. 46, pag. 59 del 22/11/2002 
La Pezzata Rossa Italiana continua a crescere sulle AlpiLa diffusione della PRI nelle aree di montagna è dovuta alla qualità del latte, alla sua rusticità, all' elevata fertilità e alla buona muscolosità: una razza a duplice attitudine. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 46, pag. 60 del 09/12/2011 
Latte e tecnologie: il nuovo per il domaniNel futuro disporremo di un latte con caratteristiche generali di base già di elevata qualità e con una larga attitudine alle differenti utilizzazioni. Il quadro verrà infine completato con la selezione di animali da latte transgenici e con l' introduzione di tecnologie L'Informatore Agrario n. 46, pag. 61 del 21/11/1997 
Consistenza e diffusione della Pezzata Rossa ItalianaApprofondimento L'Informatore Agrario n. 46, pag. 61 del 09/12/2011 
La Maremmana: una razza da valorizzareOggi la Maremmana, alla luce delle nuove tendenze di recupero delle aree marginali e delle richieste sempre più alte di prodotti di qualità, va recuperata e valorizzata per il suo ruolo di produttrice a basso costo di vitelli da ristallo e per le caratteristiche dietetiche delle sue carni L'Informatore Agrario n. 46, pag. 64 del 21/11/1997 
Cosa ci insegnano gli Usa sulla prevenzione delle mastitiIl livello produttivo americano è simile a quello italiano, ma la proporzione di aziende che producono latte di buona qualità sembra essere superiore. Tempo e risorse dedicati alla formazione dei propri mungitori (consapevoli che sia un investimento) sono tra le caratteristiche che maggiormente differenziano le due zootecnie da latte. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 46, pag. 81 del 03/12/2010 
Le consulenze per l' allevatore offerte dal SATAA dodici anni dall' istituzione, circa 4.000 aziende confermano la propria adesione al Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti finanziato dalla Regione Lombardia e gestito dalle Associazioni Allevatori L'Informatore Agrario n. 46 Supplemento Stalle da latte, pag. 4 del 07/12/2007 
Produttività e costi dei foraggi più competitiviCon il progetto regionale Forage sono stati rilevati produttività e costi per i principali sistemi foraggeri lombardi. Quelli più convenienti sono loiessa insilato-silomais con 0,077 euro/Ufl e prato stabile fieno con 0,079 euro/Ufl. Le maggiori produzioni di Ufl/ha sono imputabili a loiessa insilato-silomais con 25.421 Ufl/ha e orzosilo-silomais e frumento/orzosilo-sorgosilo con quasi 18.000 Ufl/ha L'Informatore Agrario n. 46 Supplemento Stalle da latte, pag. 6 del 07/12/2007 
Nel confronto tra foraggere il sorgo ottiene buoni risultatiI cereali vernini da insilato vanno raccolti alla maturazione cerosa della granella per avere un certo tenore di amido. Il sorgo foraggero multisfalcio, se irrigato, concimato e diserbato può dare elevate produzioni di sostanza secca (s.s.): complessivamente 15-18 t di s.s./ha, elevata NDF e basso livello di lignificazione, con un discreto tenore proteico L'Informatore Agrario n. 46 Supplemento Stalle da latte, pag. 12 del 07/12/2007 
Qualità e gestione in stalla dell' acqua di abbeverataSe circa l' 87% del latte è composto d' acqua, è evidente come la qualità dell' abbeverata sia essenziale per il benessere e la produttività di una bovina. Ecco perché sono necessari controlli periodici delle caratteristiche chimiche e microbiologiche dell' acqua e ne va razionalizzata la distribuzione in stalla in modo che sia sempre facile da raggiungere da parte dell' animale L'Informatore Agrario n. 46 Supplemento Stalle da latte, pag. 13 del 09/12/2011 
Scopri cosa sbagli nella razione dalla valutazione delle feciIn allevamento, valutare l' entità delle frazioni indigerite permette di rilevare errori nella gestione alimentare, focalizzando l' attenzione sul rapporto tra nutrizione e salute della mandria. Come si prelevano i campioni e come si valutano. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 46 Supplemento Stalle da latte, pag. 13 del 08/12/2016 
Stimare la digeribilità della fibra per produrre foraggi di qualitàVariazioni importanti nella digeribilità dell' NDF, che rappresenta dal 25 al 40% della sostanza secca nella razione della vacca da latte, si ripercuotono sulla concentrazione energetica dell' intera dieta; per questo è fondamentale valutare la digeribilità dell' NDF a partire dai dati di composizione chimica o con l' utilizzo di apparecchiature Nir o di pool di enzimi fibrolitici L'Informatore Agrario n. 46 Supplemento Stalle da latte, pag. 16 del 07/12/2007 
L' importanza della selezione per l' economia aziendaleDa agosto un nuovo indice economico consente a tutti di individuare i riproduttori che trasmettono alle figlie la capacità di creare più reddito in carriera rispetto agli altri. Il valore dei migliori tori provati è di 900 euro di profitto, mentre quello dei migliori genomici è oltre 1.400 euro. Le differenze in termine economico tra le figlie dei tori esistono e possono contribuire a migliorare l' efficienza economica dell' azienda L'Informatore Agrario n. 46 Supplemento Stalle da latte, pag. 17 del 08/12/2016 
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