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ALLEVAMENTI Sfoglia per argomento: Tutti gli argomenti / ALLEVAMENTI / tecnica: zootecnia
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Come scegliere e gestire il «bidone» di azoto liquido
L' allevatore deve sapere quali caratteristiche valutare al momento dell' acquisto. Ma è anche necessario sapere come si conservano le dosi seminali, come si controlla il livello di azoto, dove va conservato il bidone, come si manipolano le dosi. Per questo è importante sapere dove e come gestire il contenitore di azoto liquido
L'Informatore Agrario n. 45 Supplemento Stalle da latte, pag. 21 del 04/12/2014
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Come la gestione della lettiera influenza la sanità della mammella
Una stabulazione che potenzialmente potrebbe ridurre l' insorgenza di infezioni mammarie, se gestita male, può essere pericolosa quanto una lettiera generalmente più critica. Alcune delle caratteristiche delle strutture possono essere associate alla diffusione delle infezioni. BIBLIOGRAFIA
L'Informatore Agrario n. 45 Supplemento Stalle da latte, pag. 22 del 05/12/2013
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L' omogeneità dell' unifeed non è sempre garantita
Confrontando la miscelazione dell' unifeed prima e dopo una semplice modifica apportata al carro miscelatore (brevettata da un allevatore) è risultata migliore l' omogeneità di proteine e NDF, ma l' effetto più importante è stato quello sulla variabilità del contenuto di sostanza secca. BIBLIOGRAFIA
L'Informatore Agrario n. 45 Supplemento Stalle da latte, pag. 28 del 05/12/2013
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Quando inquinanti e tossine causano aborti non infettivi
Numerose sono le cause di morte embrionale, ma alcune sono la diretta conseguenza di inquinanti (sintetici o naturali) presenti negli alimenti o nell' acqua e che possono esercitare sugli organismi un effetto endocrino, alterare la qualità degli ovociti o interferire sui parametri riproduttivi
L'Informatore Agrario n. 45 Supplemento Stalle da latte, pag. 33 del 05/12/2013
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Positivi gli effetti dei semi di lino nella razione
Un' integrazione alimentare con semi di lino estruso per vacche in lattazione permette una migliore utilizzazione energetica della razione, senza intaccare i grassi di deposito, e al tempo stesso di avere una maggiore produzione di latte con caratteristiche organolettiche migliori. BIBLIOGRAFIA
L'Informatore Agrario n. 45 Supplemento Stalle da latte, pag. 37 del 05/12/2013
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Un sistema proattivo per gestire la mandria
Registriamo l' esperienza dell' introduzione dell' Herd navigator in una stalla da 60 capi in lattazione. I risultati del caso esaminato hanno evidenziato una riduzione dei giorni in cui la bovina rimane vuota, dell' intervallo tra la prima e la seconda inseminazione e dei giorni necessari a individuare un aborto
L'Informatore Agrario n. 45 Supplemento Stalle da latte, pag. 40 del 05/12/2013
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Di montagna e bio: l' uovo che non c' era
Il progetto imprenditoriale è stato studiato nei minimi dettagli a partire dalla conoscenza della tecnica di allevamento delle ovaiole fino alla scelta della nicchia produttiva - il biologico prodotto in montagna - e alla strategia di marketing, impiegando ben due anni di studio
L'Informatore Agrario n. 46, pag. 32 del 05/12/2019
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L' allevamento brado del bovino di razza podolica
Dall' analisi dei dati relativi ai costi di produzione emerge che il comparto sta attraversando un periodo di notevoli difficoltà con prezzi sempre più bassi. La possibilità di esistenza delle imprese passa attraveso una politica di marchio del Caciocavallo Podolico e la possibilità di convertire l' allevamento brado convenzionale in allevamento di tipo biologico che ben si presta per questa razza
L'Informatore Agrario n. 46, pag. 33 del 24/11/2000
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Le emissioni di odori dagli allevamenti zootecnici
Tags: zootecnia
Le tecniche più efficaci di riduzione degli odori sono la rimozione rapida delle deiezioni, la riduzione delle superfici fessurate, l' uso di lettiera, il rispetto delle aree funzionali, la copertura delle vasche con materiali flottanti o rigidi; mentre nella distribuzione in campo sono necessari l' incorporazione rapida o il diretto interramento del liquame o lo spandimento in bande rasoterra. BIBLIOGRAFIA
L'Informatore Agrario n. 46, pag. 35 del 23/11/2001
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Ipotesi di forme infettive dai dati riproduttivi nell' allevamento delle lattifere
E' possibile valutare dai dati zootecnici se una forma infettiva provoca danni all' azienda? E' la domanda che si è posta l' Associazione provinciale allevatori di Bergamo che ha rivolto ai suoi associati un questionario per capire se dai dati riproduttivi è possibile risalire alle forme infettive della mandria, in particolare al virus della diarrea virale bovina (BVD)
L'Informatore Agrario n. 46, pag. 37 del 24/11/2000
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Le foglie di carciofo disidratate nell' alimentazione di piccole specie
Con l' impiego della farina di foglie di carciofo disidratate è possibile realizzare mangimi per le piccole specie (broiler, galline ovaiole, tacchini, faraone, anatre e conigli da carne) dotati di notevole efficacia nutritiva, ben appetiti e tollerati e senza effetti negativi sulla salute e sulla produttività degli animali
L'Informatore Agrario n. 46, pag. 41 del 23/11/2001
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La vacca in transizione: la gestione del periodo dell' asciutta
SECONDA PARTE
L'Informatore Agrario n. 46, pag. 45 del 20/11/1998
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La vacca in transizione: la gestione del periodo dell' asciutta
Nel periodo dell' asciutta la vacca è sottoposta a enormi cambiamenti fisiologici. In questa fase è purtroppo concentrata la maggior parte delle dismetabolie cui la vacca da latte può essere soggetta, con tutti i conseguenti problemi sanitari ed economici. Diventa fondamentale la capacità gestionale dell' allevatore per garantire un buon parto e un inizio lattazione senza problemi
L'Informatore Agrario n. 46, pag. 45 del 20/11/1998
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Più latte con il robot di mungitura ma la stalla va gestita ad hoc
I parametri da adeguare sono la regolazione del traffico, la frequenza della distribuzione della razione, le modalità di somministrazione del concentrato: l’obiettivo è aumentare la frequenza delle mungiture e regolarizzarne l’intervallo. BIBLIOGRAFIA
L'Informatore Agrario n. 46, pag. 51 del 25/11/2005
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Danni al patrimonio zootecnico causati da animali predatori
Tags: zootecnia
La dimensione del gregge, la sorveglianza di questo e l' uso di cani addestrati da guardiania sembrano essere, da questa indagine, i fattori condizionanti la predazione, mentre la collocazione dell' allevamento sembra essere un elemento meno importante
L'Informatore Agrario n. 46, pag. 53 del 20/11/1998
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