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vigneto, orto, turismo rurale, istruzione agraria, manutenzione trattori, meccanizzazione agricola, lavoro e previdenza agricola, arboricoltura e frutticoltura, difesa piante frutto, rustici campagna, allevamenti animali, apicoltura, piccoli allevamenti, alimentazione ortaggi e cereali |
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DIFESA DELLE PIANTE
Sfoglia per argomento: Tutti gli argomenti / DIFESA DELLE PIANTE / tecnica: avversità e difesa
La difesa delle coltureNORD-EST Molto gravi le conseguenze della gelata sopraggiunta nella nottata tra l' 8 e il 9 aprile per tutta la produzione ortofrutticola emiliano-romagnola e, in minor misura, veneta. Pomacee: particolare attenzione va prestata nei confronti di ticchiolatura, oidio e maculatura bruna, nonché a infestazioni di insetti. Drupacee: eliminare le parti di pianta colpite da monilia onde ridurre il potenziale d' inoculo, nonché seguire con attenzione le eventuali infestazioni di insetti, intervenendo al superamento della soglia di danno. Vite: peronospora soprattutto, ma anche oidio e tignoletta, sono i parassiti chiave del mese L'Informatore Agrario n. 18, pag. 79 del 25/04/1997 
La difesa delle coltureSUD Agrumi: soltanto alla completa caduta dei petali si potranno affrontare eventuali presenze di avversità parassitarie (afidi, mosche bianche, ecc.) con interventi chimici. Olivo: negli oliveti di cultivar suscettibili all' occhio di pavone, effettuare un secondo intervento (dopo quello prima della ripresa vegetativa), sempre che non sia iniziata la fioritura. Drupacee: il ciliegio può essere interessato da afidi, tortrice, mosca; il mandorlo da afidi; pesco e nettarine da afidi, larve di lepidotteri, cocciniglia bianca, crittogame. Vite: contro la peronospora, intervenire soltanto dopo l' eventuale comparsa delle prime macchie d' olio delle infezioni primarie; contro l' oidio, eseguire il primo intervento in pre-fioritura, abbinato al trattamento contro il tripide occidentale e a quello cautelativo contro la peronospora se non sono comparse le infezioni primarie. Colture ortive: portare in campo piantine o semi in perfetta sanità; per eventuali interventi in pieno campo, accertarsi sempre che ve ne sia L'Informatore Agrario n. 18, pag. 79 del 25/04/1997  
La difesa delle coltureCentro Vite: in relazione alle condizioni climatiche si avvieranno gli interventi contro peronospora e soprattutto oidio, in zone ad alto rischio di malattia; su uva da tavola verificare la presenza di Frankliniella occidentalis. Drupacee: il controllo riguarderà soprattutto oidio, sulle varietà sensibili, e afidi; le varietà precoci sfuggono naturalmente agli attacchi di cidia e anarsia; sulle varietà di ciliegio a maturazione precoce non sono previsti interventi contro la mosca. Pomacee: fino alla fase di frutto noce i maggiori pericoli possono derivare da attacchi di ticchiolatura e oidio; l' intervento contro la carpocapsa con chitino-inibitori deve essere effettuato all' inizio delle catture. Ortive: devono essere controllate le varie crittogame con prodotti a largo spettro di azione; sulle ortive in coltura protetta prossime alla raccolta rispettare scrupolosamente i tempi di carenza L'Informatore Agrario n. 18, pag. 79 del 25/04/1997 
Gruppo italiano di lavoro sulla resistenza agli erbicidiSotto l' egida e con il supporto dell' Hrac/Ehrwg (Herbicide resistance action commitee/European herbicide resistance working group), si è recentemente costituito il Gruppo italiano di lavoro sulla resistenza agli erbicidi. La riunione costitutiva si è svolta il 10 febbraio scorso ad Agripolis (Legnaro - Padova) presso la sede del Centro per lo studio della biologia e il controllo delle piante infestanti del Cnr (Cebi). L'Informatore Agrario n. 18, pag. 80 del 25/04/1997 
Per Ralstonia (Pseudomonas) solanacearum attenzione all' acqua di irrigazioneNei giorni 25, 26 e 27 marzo si è tenuta presso la Sede del Servizio fitosanitario regionale del Vento, a Verona, una conferenza su Ralstonia solanacearum organizzata dall' Oepp (Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante). Alla conferenza, cui hanno partecipato studiosi di tutti i Paesi europei, sono state presentate le nuove acquisizioni sulla batteriosi. L'Informatore Agrario n. 18, pag. 81 del 25/04/1997 
Frankliniella occidentalis su vite da tavolaLa biologia di Frankliniella occidentalis in rapporto agli stadi fenologici della vite da tavola e considerazioni su alcuni aspetti della strategia di difesa L'Informatore Agrario n. 18, pag. 81 del 24/04/1998 
La difesa delle coltureL'Informatore Agrario n. 18, pag. 81 del 23/04/1999
Validazione di modelli per prevedere i voli afidiciI modelli che permettono di prevedere i voli afidici primaverili sono stati oggetto di verifica attraverso un monitoraggio che ha coinvolto due località della pianura emiliana. I risultati ottenuti hanno dimostrato la validità dei modelli. RIASSUNTO. SUMMARY. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 18, pag. 81 del 26/04/2002 
Modello a prognosi negativa per le infezioni primarie di Plasmopara viticolaIl modello si basa sulla scelta di un indice di rischio che non considera le singole precipitazioni ma attribuisce loro un peso diverso a seconda della dinamica con cui si sono verificate. La sua valutazione a posteriori evidenzia una buona approssimazione nella stima dell' inizio del rischio di infezioni primarie e consente di evitare almeno un intervento contro di esse. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 18, pag. 83 del 27/04/2001 
Attacchi di Frankliniella occidentalis su uva da tavolaQuesta indagine fa il punto sull' entità delle infestazioni e sui danni causati dal pericoloso fitomizo nel comprensorio viticolo di Chiaramonte Gulfi (Ragusa) e di Mazzarrone (Catania) tra il 1994 e il 1996. Operando con programmi di difesa razionali, particolare cura deve essere posta nell' eliminazione delle erbe spontanee, nell' individuazione del momento più opportuno per l' esecuzione dei trattamenti chimici e al ruolo degli ausiliari L'Informatore Agrario n. 18, pag. 85 del 24/04/1998 
La difesa delle coltureL'Informatore Agrario n. 18, pag. 85 del 26/04/2002
Il mal del piede del frumentoAllo scopo di monitorare lo stato sanitario dei frumenti tenero e duro, nel corso della stagione agraria 1999-2000 è stata valutata la gravità di attacco della malattia su stoppie prelevate dopo la raccolta. Il mal del piede si conferma una importante patologia e Fusarium culmorum risulta la specie fungina isolata con maggior frequenza L'Informatore Agrario n. 18, pag. 87 del 27/04/2001 
La difesa delle colture. Mese di maggionord-ovest. Gli abbassamenti di temperatura, con punte anche sotto lo zero, delle scorse settimane, hanno causato danni non ancora completamente valutabili, soprattutto alle drupacee. Pomacee: ticchiolatura, mal bianco e maculatura bruna sono le fitopatie che in questo periodo richiedono particolare attenzione. Vite: la difesa va concentrata su oidio e peronospora. Installare trappole a feromoni per monitoraggio dei fitofagi. Iniziare interventi cuprici contro le batteriosi su colture suscettibili L'Informatore Agrario n. 18, pag. 89 del 24/04/1998 
La difesa delle colture. Mese di maggionord-est. Anche quest' anno ripetute gelate hanno causato ingenti danni sui fruttiferi (albicocco, susino, pesco e actinidia) e sulla bietola. Pomacee: prestare particolare attenzione alle infezioni di ticchiolatura, maculatura bruna e oidio, ai focolai di batteriosi su pero nonché alle infestazioni di carpocapsa e di altri insetti. Drupacee: eliminare le parti vegetative colpite dalla monilia al fine di ridurre il potenziale di inoculo e seguire le eventuali infestazioni degli insetti, intervenendo al superamento delle soglie di pericolo. Vite: peronospora e oidio sono i patogeni chiave durante il mese di maggio. La tignoletta può presentarsi con elevate infestazioni nelle zone di pianura e su vitigni particolarmente suscettibili L'Informatore Agrario n. 18, pag. 89 del 24/04/1998 
La difesa delle colture. Mese di maggiocentro. Vite: primi interventi contro peronospora e oidio; sull' uva da tavola in presenza del tripide Frankliniella occidentalis intervenire nella fase dei bottoni fiorali separati. Drupacee: per l' oidio le strategie di intervento andranno diversificate in funzione della sensibilità varietale; monitorare cidia e anarsia e controllare la fuoriuscita delle neanidi di cocciniglia; su ciliegio gli interventi per il controllo della mosca andranno effettuati, solo su varietà medie e medio-tardive, non oltre la fase di invaiatura. Pomacee: continuerà il controllo di ticchiolatura e oidio; contro la 1a generazione di carpocapsa si utilizzeranno, preferibilmente, insetticidi chitino-inibitori con interventi effettuati all' inizio delle catture. Ortive: un intenso programma di controllo è previsto per queste colture utilizzando formulati ad ampio spettro di azione; in coltura protetta dove è prossima la raccolta si raccomanda, come sempre, di rispettare i tempi di carenza L'Informatore Agrario n. 18, pag. 89 del 24/04/1998  
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