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vigneto, orto, turismo rurale, istruzione agraria, manutenzione trattori, meccanizzazione agricola, lavoro e previdenza agricola, arboricoltura e frutticoltura, difesa piante frutto, rustici campagna, allevamenti animali, apicoltura, piccoli allevamenti, alimentazione ortaggi e cereali |
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DIFESA DELLE PIANTE
Sfoglia per argomento: Tutti gli argomenti / DIFESA DELLE PIANTE / tecnica: avversità e difesa
Moria del nocciolo nel Viterbese e terreni acidiTutti i noccioleti caratterizzati da pH molto bassi (<5) e da essenza di CaCO3 sono da considerare a forte rischio sia per l' introduzione che per l' ulteriore diffusione di Pseudomonas avellanae. Alcune pratiche agronomiche potrebbero aver ricoperto un ruolo importante nell' aumentare l' acidità dei terreni del comprensorio. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 21, pag. 85 del 18/05/2001 
Il controllo integrato delle infestanti nelle colture orticoleL' integrazione tra mezzi diretti e indiretti di controllo rappresenta la migliore strategia per la lotta alle infestanti nelle ortive. Una raccolta di linee guida e risultati delle ricerche nel settore, con particolare riferimento all' utilizzo di colture di copertura. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 21, pag. 91 del 19/05/2000 
Difesa delle colture. Giugno. Dopo le scarse piogge primaverili si pone il problema della siccitàAndamento climatico, stadio delle colture e situazione fitosanitaria.
Avversità, linee di difesa, interventi agronomici e prodotti fitosanitari consigliati nel mese di giugno per le seguenti colture: Vite, Melo, Pero, Pesco, Albicocco, Ciliegio, Susino, Fragola, Agrumi, Nocciolo, Pioppo, Olivo, Melanzana, Peperone, Pomodoro, Patata, Carciofo L'Informatore Agrario n. 21 Supplemento Difesa delle colture, pag. 3 del 25/05/2007 
Karathane Star, antioidico su vite a base di meptildinocapNovità tra gli agrofarmaci - Sono segnalate novità, variazioni, scadenze e revoche di impiego L'Informatore Agrario n. 21 Supplemento Difesa delle colture, pag. 5 del 25/05/2007 
Registro dei trattamenti per una corretta gestione della difesaIl registro dei trattamenti non va considerato esclusivamente come un adempimento burocratico; al contrario deve essere visto e utilizzato come un fondamentale strumento per attuare una corretta gestione della difesa fitosanitaria L'Informatore Agrario n. 21 Supplemento Difesa delle colture, pag. 7 del 25/05/2007 
Registro trattamenti a portata di pcL'Informatore Agrario n. 21 Supplemento Difesa delle colture, pag. 8 del 25/05/2007
Alcune batteriosi nuove per la frutticoltura piemonteseSintomatologia di nuove malattie batteriche (agenti Pseudomonas syringae pv. syringae, Pseudomonas viridiflava e Pseudomonas avellanae) e misure di prevenzione e lotta per limitarne la possibile diffusione L'Informatore Agrario n. 22, pag. 45 del 23/05/1997 
Difesa antiperonosporica con rameici a basso dosaggioProve in Piemonte - La difesa dalla peronospora attuata con tipologie di rameici a diverso contenuto di metallo e a diversa cadenza, modulata in funzione del rischio infettivo e delle condizioni climatiche, permette di ridurre significativamente gli apporti di rame senza rinunciare a una protezione efficace. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 22, pag. 45 del 27/05/2005 
La difesa delle coltureNord-est Pomacee: concludere la difesa contro la prima generazione della cocciniglia di S. José e intervenire contro Cydia pomonella, tortricidi ricamatori e psilla. Negli impianti di pero interessati da attacchi di maculatura bruna proseguire la difesa fungicida. Drupacee: contenere i danni da monilia intervenendo specificatamente in pre-raccolta. Proseguire la difesa contro Cydia pomonella e Cydia funebrana. Vite: proseguire nella difesa antiperonosporica e antiodica e intervenire, se necessario, contro la prima generazione della tignoletta. Bietola: sulle varietà non tolleranti alla cercospora iniziare i trattamenti già a fine giugno. Ortive: contenere le infezioni di cancro gommoso e mal bianco nelle cucurbitacee e le infestazioni di Franckliniella occidentalis e Liriomyza huidobrensis, ricorrendo preferibilmente alla lotta biologica contro questi fitofagi. L'Informatore Agrario n. 22, pag. 49 del 23/05/1997 
La difesa delle coltureSUD Agrumi: alla fine della sfioritura intervenire contro afidi, acari, cocciniglie al superamento delle soglie d' intervento . Olivo: intervenire se necessario contro la tignola; difendere da oziorrinco e margaronia i giovani impianti e i vivai, dopo averne accertata la presenza. Attenzione al punteruolo nelle zone dove può essere presente. Drupacee: seguire le catture di anarsia e cidia per stabilire se intervenire su pesco, così per la cidia su susino e la mosca su ciliegio, per le varietà tardive. Attenzione anche all' oidio. Vite: massima attenzione per la difesa di questa coltura da oidio, tignoletta, muffa grigia, per le varietà che serrano i grappoli già in giugno, e peronospora sempre che la malattia sia già presente o si verifichino le condizioni per cui possa svilupparsi. Ortive: per le varie colture danneggiate da virus, occorre eliminare il più possibile i vettori, cioè afidi, tripidi, ecc., nonché le circostanze che possono farli sviluppare. Non eseguire trattamenti ingiustificati contro le cr L'Informatore Agrario n. 22, pag. 49 del 23/05/1997  
La difesa delle colturecentro Vite: continuare con attenzione la difesa contro oidio e peronospora e, se necessario, prevedere un intervento contro la tignoletta. Drupacee: controllare l' oidio, soprattutto sulle varietà sensibili; intervenire contro cidia e anarsia, sulle varietà a maturazione media e medio-tardiva. Pomacee: la difesa antiticchiolatura, a turno biologico, dovrà proseguire fino alla fase di frutto-noce. Al superamento della soglia di intervento eseguire con tempestività il trattamento contro la carpocapsa. Bietola: verso la fine di giugno, in presenza di pustole, trattare contro la cercospora. Ortive: la difesa interesserà soprattutto il pieno campo con l' utilizzo di formulati ad ampio spettro di azione e registrati per le singole colture L'Informatore Agrario n. 22, pag. 49 del 23/05/1997 
La difesa delle coltureSICILIA Agrumi: è questa l' epoca più propizia per la nutrizione fogliare, utile per la correzione delle carenze e per contenere la cascola fisiologica. Controllare le infestazioni di acari particolarmente nelle colture in serra di clementine. Avviare i lanci di Leptomastix per la lotta biologica contro il cotonello, non trascurando di effettuare la lotta contro le formiche. Fruttiferi: per le drupacee fare attenzione ai tempi di carenza nell' attuazione degli interventi contro la mosca mediterranea. Proseguire la difesa contro attacchi di carpocapsa e psilla per le pomacee. Nocciolo: si effettua il primo trattamento per il cimiciato. Vite: proseguire la difesa contro l' oidio. Olivo: valutare l' opportunità del trattamento contro la tignola. Ortive: approntare le operazioni per la solarizzazione del terreno. L'Informatore Agrario n. 22, pag. 49 del 23/05/1997 
La difesa delle colturenord-ovest Siccità e gelate hanno condizionato negativamente lo sviluppo delle colture: gravissimi i danni su cereali, fruttiferi e orticole. Pomacee: ancora non è scattata la difesa contro la ticchiolatura, in attesa del cambiamento delle condizioni climatiche. J iniziata la difesa contro i lepidotteri tortricidi. Drupacee: potrebbero rendersi necessari interventi contro la monilia. Continua la difesa contro afidi e inizierà quella contro cidia e altri tortricidi L'Informatore Agrario n. 22, pag. 49 del 23/05/1997 
Spiroxamina contro l’oidio della vite ed effetti collaterali sui fitoseidiProve nella collina faentina, in Emilia-Romagna - L’efficacia antioidica di questa nuova molecola, saggiata in zone ad alta pressione della malattia e nell’ambito di diverse strategie di difesa integrata, si è rivelata eccellente. Il suo impiego, inoltre, non sembra evidenziare alcun effetto negativo sulle popolazioni del fitoseide utile Kampimodromus aberrans. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 22, pag. 53 del 27/05/2005 
Aumenta l' aggressività della peronospora su pomodoro e patataIl ritrovamento dei ceppi del fungo sessualmente compatibili sulla vegetazione infetta e l' aumento delle condizioni climatiche favorevoli alla malattia sembrano aver aumentato la virulenza del patogeno L'Informatore Agrario n. 22, pag. 55 del 25/05/2001 
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