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vigneto, orto, turismo rurale, istruzione agraria, manutenzione trattori, meccanizzazione agricola, lavoro e previdenza agricola, arboricoltura e frutticoltura, difesa piante frutto, rustici campagna, allevamenti animali, apicoltura, piccoli allevamenti, alimentazione ortaggi e cereali |
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DIFESA DELLE PIANTE
Sfoglia per argomento: Tutti gli argomenti / DIFESA DELLE PIANTE / tecnica: avversità e difesa
La difesa delle colture. Mese di luglionord-ovest. Pomacee: modeste le infezioni primarie di ticchiolatura; i frutteti indenni possono sospendere i trattamenti contro questa fitopatia; è in espansione invece il mal bianco. Drupacee: deve proseguire la difesa dell' oidio; in caso di piogge intervenire contro la monilia; continua la difesa contro la cidia. Vite: notevole allarme per gli attacchi di peronospora. Sono molto diffuse le virosi su orticole ornamentali. Diffuse infestazioni di afidi su molte colture erbacee e arboree. L'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 26/06/1998 
La difesa delle colture. Mese di luglioNORD-EST - Pomacee: prestare particolare attenzione alle infezioni di maculatura bruna sulle varietà suscettibili e, soprattutto, nei pereti interessati dalla malattia nelle annate precedenti; intervenire contro carpocapsa e cocciniglie e favorire l' attività predatoria degli antocoridi contro la psilla, evitando l' impiego di insetticidi non selettivi. Drupacee: intervenire contro monilia su pesche, nettarine e percoche; contro Cydia molesta e Anarsia lineatella effettuare i trattamenti in funzione del rischio di danno e dell' epoca di raccolta. Vite: intervenire contro la botrite in fase di pre-chiusura grappolo; ove è necessario, intervenire contro la 2a generazione della tignoletta. Fragola: costituire i nuovi impianti in terreni non contaminati da patogeni fungini e nematodi, utilizzando piante sicuramente sane. Ortive: contenere le infestazioni di tripidi privilegiando il ricorso alla lotta biologica L'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 26/06/1998 
La difesa delle colture. Mese di luglioCENTRO - Vite: proseguire il controllo di peronospora e oidio e, in zone ad alto rischio e su varietà suscettibili, prevedere un intervento antibotritico in fase di pre-chiusura grappolo. Drupacee: solo sulle cultivar tardive e medio-tardive di pesco e susino sarà necessario controllare gli attacchi di lepidotteri tortricidi e di monilia, soprattutto in zone ad alto rischio di malattia. Pomacee: è necessario controllare la seconda generazione di carpocapsa utilizzando preferibilmente insetticidi chitinoinibitori. Olivi: sulle varietà da mensa e, in genere, su quelle a drupa grossa, può essere utile programmare un intervento contro la generazione carpofaga della tignola, da eseguirsi prima dell' indurimento del nocciolo; in caso di forte presenza di cocciniglia mezzo grano di pepe si consiglia di seguirne la schiusura delle uova e intervenire contro le neanidi di 1a età; iniziare il monitoraggio della mosca. Ortive: ogni eventuale intervento dovrà tenere in debito conto il tempo di carenza dei formulati impi L'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 26/06/1998  
La difesa delle colture. Mese di luglioSUD - Agrumi: cocciniglie, afidi, acari, mosca bianca fioccosa, minatrice serpentina sono i possibili problemi parassitari da controllare. Fruttiferi: larve di lepidotteri e oidio rappresentano i maggiori pericoli per le cultivar tardive. Olivo: generazione carpofaga della tignola, mosca delle olive e cocciniglia mezzo grano di pepe sono le avversità da osservare. Vite: sussistono ancora pericoli per attacchi di oidio prima dell' invaiatura; tenere anche sotto controllo muffa grigia, peronospora dove è già presente e tignoletta, per la quale occorre accertare l' inizio del 3° volo. Colture ortive: batteriosi, oidio, afidi, tripidi, acari, larve di lepidotteri e virosi sono le avversità parassitarie più ricorrenti. L'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 26/06/1998 
La difesa delle colture. Mese di luglioSICILIA. Agrumi: al raggiungimento della soglia d' intervento e al riscontro delle prime neanidi sui frutti, intervenire contro le cocciniglie sulle diverse specie; nei limoneti sottoposti alla forzatura trattare contro l' acaro delle meraviglie e valutare l' opportunità di proteggere la produzione dagli attacchi di minatrice serpentina. Fruttiferi: nelle drupacee proteggere la vegetazione dall' oidio e la produzione dalla mosca mediterranea; per le pomacee proseguire la difesa contro la carpocapsa e controllare la psilla. Nocciolo: effettuare il secondo trattamento contro il cimiciaio. Vite: continuare la difesa preventiva contro l' oidio; controllare lo sviluppo della tignoletta. Olivo: monitorare la presenza della mosca per controllare le prime infestazioni e trattare contro la cocciniglia mezzo grano di pepe alla completa schiusura delle uova. Ortive: controllare le infestazioni del tripide californiano su peperone; avviare le operazioni di solarizzazione. L'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 26/06/1998  
La difesa delle coltureL'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 25/06/1999
La difesa delle coltureNord-ovest. L' influenza del clima particolarmente secco e ventoso ha condizionato negativamente la produttività soprattutto di cereali e ortaggi. Finalmente le prime piogge. Pomacee: frutteti indenni da infezioni primarie di ticchiolatura possono evitare ulteriori trattamenti. Presenza notevole di psilla. Drupacee: la difesa dell' oidio deve proseguire, in caso di piogge intervenire contro la monilia. Continua la difesa contro la cidia. Diffusi gli attacchi di metcalfa su colture arboree. L'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 27/06/1997 
La difesa delle colturenord-est. Pomacee: prestare particolare attenzione alle cultivar di pero suscettibili alla maculatura bruna. Intervenire tempestivamente contro carpocapsa, cocciniglia e psilla. Contro quest' ultimo fitofago evitare, per quanto possibile, l' impiego di insetticidi al fine di favorire l' attività degli antocoridi. Drupacee: evitare di ripetere lo stesso fungicida nella difesa antimonilia in pre-raccolta. Posizionare attentamente gli interventi insetticidi contro cidia, cicaline e cocciniglie. Vite: intervenire contro la botrite in pre-chiusura grappolo nei vigneti ad alto rischio. Contro la 2a generazione di tignola ricorrere preferibilmente a Bacillus thuringiensis. Fragola: utilizzare piante sicuramente sane per nuovi fragoleti da attuare in terreni non contaminati da nematodi e patogeni fungini. Ortive: contro le temibili infestazioni di Frankliniella occidentalis fare affidamento prioritariamente all' attività predatrice dell' Orius. L'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 27/06/1997  
La difesa delle coltureCentro. Vite: prosegue il controllo di oidio e peronospora e, nelle varietà suscettibili e in zone ad alto rischio, si dovrà programmare l' intervento di pre-chiusura grappolo per la botrite. Drupacee: sulle cultivar tardive è necessario il controllo di monilia, cidia e anarsia. Pomacee: gli interventi avranno soprattutto lo scopo di contenere la seconda generazione di carpocapsa. Olivo: sulle varietà da mensa e, in genere, a drupa grossa può essere necessario intervenire, prima dell' indurimento del nocciolo, nei confronti della tignola. In presenza di cocciniglia mezzo grano di pepe attenzione alla schiusura delle uova per intervenire contro le neanidi di prima età. Iniziare il monitoraggio della mosca. Ortive: per ogni eventuale intervento è necessario rispettare scrupolosamente i tempi di carenza. L'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 27/06/1997 
La difesa delle coltureSud. Agrumi: le neanidi di cocciniglie, gli afidi, gli acari, la mosca bianca fioccosa e l' iniziale attacco della minatrice serpentina possono formare oggetto di eventuali interventi. Olivo: sulle cultivar più tardive, sempre se necessario, prima dell' iniziale indurimento dell' endocarpo, si può ancora eseguire il trattamento contro la generazione carpofaga della tignola, che sulle olive da tavola, contiene anche l' eventuale iniziale attacco della mosca. Su quest' utlimo parassita occorre, comunque, intervenire al primo accenno di attacco, meglio in fase preventiva con esche proteiche avvelenate. Pesco e altre drupacee: possono essere interessati dalle comuni larve di lepidotteri che attaccano queste colture, da acari e da oidio. Vite: ancora oidio, muffa grigia, peronospora e tignoletta possono richiedere interventi. Colture ortive: afidi, acari, larve di lepidotteri, oidio e batteriosi sono le avversità parassitarie più ricorrenti. L'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 27/06/1997  
La difesa delle coltureSicilia. Agrumi: iniziare il monitoraggio delle diverse cocciniglie per programmare in tempo eventuali trattamenti; nel limone dopo la forzatura è possibile intervenire contro l' acaro delle meraviglie. Fruttiferi: nelle pomacee controllare la carpocapsa e la psilla nel pero; nelle drupacee difendersi dalla mosca della frutta e dall' oidio. Olivo: monitorare la mosca delle olive e verificare il grado di infestazione delle drupe per avviare i trattamenti preventivi e curativi; verificare la schiusura delle uova prima di intervenire contro la cocciniglia mezzo grano di pepe. Vite: assicurare una buona copertura anticrittogamica contro gli attacchi di oidio; controllare la tignoletta. Ortive: non protrarsi oltre la metà del mese per avviare la solarizzazione del terreno. L'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 27/06/1997 
La difesa delle coltureL'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 30/06/2000
Gli interventi di stagione su acero, noce e altre latifoglieIn questo periodo si riscontra una recrudescenza delle alterazioni, specialmente crittogamiche. Le continue escursioni termiche, accompagnate anche da brevi precipitazioni locali, favoriscono oidio, maculature, marciumi, ecc. L'Informatore Agrario n. 27, pag. 63 del 27/06/2003 
Diffusione della sharka in LombardiaNel corso dei 5 anni la malattia è stata osservata su pesco e susino: nel primo caso su gruppi di giovani piante (ceppo M), nel secondo su piante adulte (ceppi D e M). La situazione desta preoccupazione nelle province di Brescia e Mantova, malgrado le estirpazioni effettuate. E' fondamentale informare i frutticoltori sui sintomi della malattia e sull' utilizzo di piante certificate virus-esenti. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 27, pag. 65 del 28/06/2002 
Impiego di un biostimolante su vite nella difesa antiperonosporicaSi tratta di una sperimentazione poliennale volta a verificare l' efficacia antiperonosporica del Kendal, saggiata associando il biostimolante ai tradizionali fungicidi di copertura (sali rameici e ditiocarbammati) impiegati a dosi ridotte rispetto a quelle normalmente utilizzate in campo. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 27, pag. 68 del 25/06/2004 
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