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DIFESA DELLE PIANTE Sfoglia per argomento: Tutti gli argomenti / DIFESA DELLE PIANTE / tecnica: avversità e difesa
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La difesa delle ornamentali
In questo mese, con l' inizio della fase di riposo vegetativo, è consigliabile, tra l' altro, verificare le condizioni statiche sia delle specie arboree che hanno una minore resistenza della massa legnosa (aceri, ippocastani, pioppi, ecc.), sia delle essenze senescenti o comunque presenti in aree ad alta fruizione antropica (parchi, giardini aree a verde in genere). Detto intervento, tramite la tecnica del cosiddetto Vta (Visual Trees Assesment) e, se necessario, anche con apposita strumentazione, permette di verificare la presenza di cancri, lesioni o inclinazioni del tronco, i quali possono potenzialmente condizionare l' equilibrio statico delle piante stesse. Indichiamo, pertanto, per alcune di queste patologie, facilmente presenti su soggetti compromessi, i relativi interventi da adottare
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 75 del 28/09/2001
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Acari
Tags: vivaismo
Speciale Difesa vivai - Le specie di acari che possono aggredire i vivai sono le stesse che si riscontrano sulle piante in produzione
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 78 del 26/09/1997
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La difesa delle colture

L'Informatore Agrario n. 37, pag. 79 del 24/09/1999
 
Nematodi
Tags: vivaismo
Speciale Difesa vivai - J noto che i nematodi hanno un ruolo importante nel fenomeno noto come stanchezza del terreno e che tale problema si può controllare evitando il reimpianto, allargando l' avvicendamento di una medesima coltura e ricorrendo, se necessario, a trattamenti di disinfestazione in pre-impianto con nematocidi. Attualmente, oltre al problema del reimpianto che può incidere fortemente sull' esito della futura coltivazione, esiste anche la preoccupazione di disporre di materiale da riproduzione di qualità e garantito dal punto di vista fitosanitario.
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 80 del 26/09/1997
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Danni da lepri, ungulati e nutrie
Speciale Danni da fauna selvatica - Presentazione
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 81 del 05/10/2007
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Prevenzione e risarcimenti per contrastare i danni da lepre
Speciale Danni da fauna selvatica - Oltre ai metodi di prevenzione dei danni da lepre e agli eventuali interventi di controllo numerico della popolazione, visto l' elevato interesse faunistico-venatorio della specie, il risarcimento monetario è lo strumento fondamentale a cui ricorrere soprattutto nelle aree protette. BIBLIOGRAFIA
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 82 del 05/10/2007
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La difesa delle colture
nord-ovest - -Pomacee: si può intervenire in post-raccolta contro fisiopatie e fitopatie da magazzino per derrate di frutta a lunga conservazione. Drupacee: è importante iniziare in questo periodo la cura contro i cancri rameali. Su colture orticole deve continuare la difesa contro i ditteri minatori e i lepidotteri piralidi e nottuidi. Nella scelta del materiale vivaistico frutticolo è indispensabile un accurato esame diagnostico preventivo per accertare l' esenzione da malattie, nematodi, insetti
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 85 del 26/09/1997
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La difesa delle colture
Nord-est - Pomacee: prevenire l' insorgenza di alterazioni nei frutti destinati a lunga conservazione, anche con trattamenti post-raccolta. Nella fase di defogliazione intervenire con prodotti rameici per prevenire infezioni batteriche e fungine. Particolare attenzione in questa fase nei pereti a rischio di attacchi di colpo di fuoco. Drupacee: negli impianti colpiti da Xanthomonas campestris pv. pruni eseguire 1-2 interventi con sali rameici durante la fase di caduta foglie. Vite: contrassegnare le piante colpite da mal dell' esca ed eutipiosi. Cereali: utilizzare nelle semine seme conciato
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 85 del 26/09/1997
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La difesa delle colture
centro - Olivo: continuare, almeno fino a metà ottobre, il controllo della mosca al superamento della soglia di danno e sulle varietà da mensa, già raccolte, effettuare un trattamento per il controllo delle neanidi di Saissetia oleae; solo sui giovani impianti e in vivaio specifici interventi possono riguardare margaronia e oziorrinco. Vite: la difesa attiva può considerarsi conclusa; si consiglia di far eseguire, soprattutto nei casi di reimpianto, appropriate analisi nematologiche per diagnosticare l' eventuale presenza di nematodi vettori di virus. Drupacee: importanti interventi autunnali, da effettuarsi in concomitanza della caduta delle foglie sono previsti in caso di accertata presenza di cancri rameali e batteriosi. Actinidia: su questa coltura gli interventi saranno volti al contenimento della muffa grigia che può causare danni soprattutto in fase di conservazione. Ortive: su tutte le colture autunno-vernine, in particolare insalate, finocchi e cavoli, si intensificheranno gli interventi di difesa,
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 85 del 26/09/1997
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La difesa delle colture
sud - Agrumi: attenzione agli attacchi parassitari di mosca della frutta, fetola, ragnetto rosso e minatrice serpentina sulle piante in accrescimento, oltre, ovviamente, a quelli già esistenti (cocciniglie), non risolti a sufficienza. Fruttiferi: su mandorlo è bene eliminare il più possibile le parti aeree colpite da fusicocco e da monilia, su nespolo quelle colpite da ticchiolatura. Olivo: la mosca delle olive e l' occhio di pavone sono i problemi di questo periodo, ma inizia anche la raccolta, quindi è essenziale il rispetto del periodo di carenza dei prodotti fitosanitari da adoperare. Vite: per l' uva da tavola da raccogliersi a fine ottobre-novembre, può essere utile un ulteriore intervento contro la muffa grigia e l' oidio. Ortive: prevenire le ricorrenti malattie da funghi e curare eventuali attacchi di fitofagi, dopo averne accertata la necessità
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 85 del 26/09/1997
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La difesa delle colture
sicilia - Agrumi: tenere sotto stretto controllo i possibili attacchi al frutto di ragno rosso; preservare la produzione dalla fumaggine, particolarmente in presenza di fitofagi (cotonello e mezzo grano di pepe) non debellati in precedenza. Effettuare gli interventi di difesa dagli attacchi di mosca della frutta per le varietà precoci. Avviare prontamente gli interventi di profilassi con l' asportazione e la bruciatura delle parti malate per la lotta contro il malsecco. Fruttiferi: effettuare interventi di profilassi cesorea seguiti da un trattamento rameico contro ticchiolatura del nespolo e cancri rameali del mandorlo. Olivo: difendere il prodotto dagli attacchi della mosca e la vegetazione dall' occhio di pavone. Vite: proseguire i trattamenti antibotritici per la produzione da raccogliere negli ultimi mesi dell' anno. Ortive: preservare le piantine nei primi stadi dagli attacchi di marciumi del colletto; controllare l' oidio e la cladosporiosi del pomodoro in ambiente protetto; difendere la coltura del c
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 85 del 26/09/1997
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Come risolvere il problema dei danni da ungulati selvatici
Speciale Danni da fauna selvatica - Nel 2004 Piemonte e Toscana hanno liquidato rispettivamente 2 e 1 milione di euro di indennizzi per i danni da ungulati. La soluzione al problema va cercata nell' adozione di una strategia integrata che prevede l' uso modulato di prevenzione, prelievo venatorio e liquidazione in tempi ragionevoli di indennizzi equi
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 85 del 05/10/2007
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La difesa delle ornamentali
Con l' inizio del periodo autunnale, pur diminuendo di intensità i trattamenti contro i principali parassiti, occorre comunque prestare attenzione al fine di contrastare alcune patologie che colpiscono specie ornamentali e forestali
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 88 del 24/09/1999
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I danni da nutria si limitano con prevenzione e abbattimenti
Speciale Danni da fauna selvatica - Quello della nutria è un problema articolato e con costi crescenti che va affrontato anzitutto mettendo in atto un' adeguata prevenzione (filo elettrificato attorno alle colture agrarie e profilatura degli argini con reti metalliche) e attraverso il controllo numerico. Dove ancora possibile è auspicabile l' eradicazione delle popolazioni animali
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 89 del 05/10/2007
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La difesa delle ornamentali
All' inizio del periodo autunnale è necessario effettuare una ricognizione generale delle essenze arboree, specialmente per quelle a foglia caduca, onde predisporre gli interventi agronomico-sanitari essenziali per il buon mantenimento delle stesse durante la stagione invernale
L'Informatore Agrario n. 37, pag. 94 del 26/09/1997
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