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vigneto, orto, turismo rurale, istruzione agraria, manutenzione trattori, meccanizzazione agricola, lavoro e previdenza agricola, arboricoltura e frutticoltura, difesa piante frutto, rustici campagna, allevamenti animali, apicoltura, piccoli allevamenti, alimentazione ortaggi e cereali |
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allevamenti
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Soluzioni possibili per ridurre le eccedenze di azotoLe tecniche di riduzione dell' azoto sono adatte alle diverse tipologie di azienda: l' evaporazione consente di ridurre il contenuto di umidità del liquame fino al 20% rendendone possibile il trasporto in aree a basso carico zootecnico; la separazione solido-liquido, anche attraverso stazioni mobili, permette di spostare nella frazione solida fino al 100% dell' azoto organico e il 40% di quello ammoniacale; la digestione anaerobica può essere integrata con il trattamento del digestato L'Informatore Agrario n. 18, pag. 41 del 02/05/2008 
Strippaggio, tecnica efficiente per l' abbattimento dell' azotoPer ridurre l' azoto nei liquami, una tecnica che ha dato buoni risultati è quella dello strippaggio a caldo, ovvero l' eliminazione dell' ammoniaca gassosa tramite insufflaggio di aria e riscaldamento della massa senza la necessità di spostare artificialmente il pH del liquame. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 18, pag. 45 del 02/05/2008 
La genetica aiuta la qualità del latteDall' analisi del DNA di 32 tori si rileva l' effetto sulla percentuale di grasso nel latte del gene DGAT1 che determina la sintesi di alanina o lisina, aminoacidi coinvolti nella formazione delle molecole di trigliceridi. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 18, pag. 52 del 28/04/2006 
Sempre meno stalle da latte e sempre più grandiContinua la ristrutturazione del settore con la riduzione del numero di stalle e la concentrazione produttiva: 2.708 stalle producono il 45,8% del latte italiano; Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte producono il 75,5% del latte nazionale L'Informatore Agrario n. 18, pag. 57 del 04/05/2012 
Come adattare la stalla al robot di mungituraI problemi tecnologici legati alla realizzazione di adeguati sistemi di mungitura automatizzata sono sempre meno rilevanti, mentre permangono alcune difficoltà legate alla gestione della mandria. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 18, pag. 58 del 27/04/2001 
La degradabilità ruminale della fibraSpeciale Alimentazione vacca da latte - Presentazione - Fibra sempre più degradabile, obiettivo nella dieta delle vacche. Perché ibridi diversi cambiano la produzione di latte. La digeribilità degli stocchi dipende da ibrido e maturità. Più silomais nella razione se la fibra è degradabile L'Informatore Agrario n. 18, pag. 61 del 04/05/2007 
Fibra sempre più degradabile, obiettivo nella dieta delle vaccheSpeciale Alimentazione vacca da latte - Il miglioramento della degradabilità dell' NDF (frazione della fibra neutro detersa) della dieta fa aumentare la disponibilità di nutrienti e la capacità di ingestione delle bovine, contrastando l' acidosi ruminale provocata da diete ricche in concentrati e contribuendo più in generale al benessere dell' animale L'Informatore Agrario n. 18, pag. 62 del 04/05/2007 
La gelatina reale nell' alimentazione degli avicunicoliSulla base di numerose ricerche la gelatina reale liofilizzata si è dimostrata capace di influenzare favorevolmente le attitudini produttive degli animali migliorando, nelle galline, la ovodeposizione, gli indici di conversione, la pezzatura delle uova e il grado di pigmentazione del tuorlo e, nei soggetti destinati alla produzione di carne, la velocità di crescita, le rese di macellazione, la digeribilità e la tenerezza della carne L'Informatore Agrario n. 18, pag. 63 del 27/04/2001 
Limitare la carica batterica nell' impianto di mungituraI punti nell' impianto di mungitura che presentano delle difficoltà nel lavaggio e favoriscono la proliferazione batterica sono le guaine, mentre sono più lavabili i vasi terminali. La carica batterica, sia nelle guaine sia nel latte, risulta fortemente correlata alla temperatura della soluzione di lavaggio: più è alta migliore è il contenimento della carica batterica. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 18, pag. 63 del 07/05/2010 
Perché ibridi diversi cambiano la produzione di latteSpeciale Alimentazione vacca da latte - La fermentescibilità del trinciato è direttamente proporzionale al contenuto di amido, quella dello stocco è fortemente influenzata dall' elevata lignificazione della sua parte più bassa: per raggiungere elevati livelli di ingestione bisogna fornire foraggi con alta degradabilità di NDF (fibra neutro detersa) L'Informatore Agrario n. 18, pag. 65 del 04/05/2007 
La digeribilità degli stocchi dipende da ibrido e maturitàSpeciale Alimentazione vacca da latte - I risultati della prova hanno evidenziato differenze di digeribilità della sostanza organica del silomais fino al 9% tra i diversi ibridi e del 5-6% per quanto riguarda l' NDF (frazione della fibra neutro detersa): questo si traduce in un incremento di ingestione di sostanza secca di 1 kg/capo/giorno e di produzione di latte di circa 1,5 kg/capo/giorno L'Informatore Agrario n. 18, pag. 70 del 04/05/2007 
Più silomais nella razione se la fibra è ad alta degradabilitàSpeciale Alimentazione vacca da latte - Silomais con un' elevata percentuale di fibra degradabile a livello ruminale può arrivare a raggiungere valori pari al 50% della sostanza secca della razione, riducendo la necessità di acquistare alimenti fuori azienda e consentendo un risparmio fino a 1,2 euro/capo/giorno. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 18, pag. 73 del 04/05/2007 
La Bse in Italia: un anno di testLa Bse in Italia, contrariamente a quanto detto prima dell' inizio dei test rapidi, e come evidenzia l' andamento dei casi in questi ultimi 15 mesi di sorveglianza attiva, non sembra poter raggiungere le incidenze degli altri grandi Paesi europei. Questo, unitamente alle abitudini alimentari degli italiani, dovrebbe ridurre i rischi per il consumatore. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 19, pag. 41 del 03/05/2002 
Per i bovini da carne piccolo può essere belloLe recenti difficoltà del settore della zootecnia da carne spingono sempre più alla individuazione di sistemi produttivi sostenibili sia sul piano economico che su quello ambientale. In questa direzione una stalla anche di piccole dimensioni può, quindi, risultare interessante sotto tutti i punti di vista L'Informatore Agrario n. 19, pag. 47 del 03/05/2002 
La zootecnia biologicaViene riportata una nota sintetica e riassuntiva del regolamento Ce n. 1804/99; per facilitare la lettura il lavoro è stato suddiviso in due parti: la prima fornisce chiarimenti in merito agli aspetti tecnici su cui si basa la zootecnia biologica, mentre con la seconda vengono chiariti gli aspetti burocratico-amministrativi (come si accede alla zootecnia biologica, chi fa i controlli, come vengono effettuati, ecc.) L'Informatore Agrario n. 19, pag. 47 del 05/05/2000 
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