AGRICOLTURA BIOLOGICA |
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Ben 1.310 nidi di rondine segnalati dai lettori |
Dopo la pubblicazione dell’articolo sulle rondini con l’allegata
richiesta ai lettori di segnalarci i nidi abbiamo raccolto diverse
informazioni che forniscono preziose indicazioni sulla presenza delle
rondini in Italia. I 1.310 nidi di rondine segnalati sono dislocati in quasi
tutte le Regioni italiane. Le colture agricole circostanti i siti di
rilevazione sono risultate nell’ordine: cereali, vigneti, ortaggi e
frutteti. Gli ambienti naturali preferiti da questi uccelli sono quelli con
filari, siepi e boschi
Siamo grati a tutti i lettori che una volta ancora ci
hanno dimostrato il loro interesse per l’ambiente e per la fauna che lo
abita rispondendo molto numerosi alla nostra richiesta di segnalazione di
nidi di rondini (vedi il coupon pubblicato sul n. 6/2006 a pag. 53). Adesso
che le rondini stanno partendo per svernare in climi più propizi abbiamo
pensato di rendere noti i dati raccolti.
Quel che si può ricavare dai dati raccolti con il contributo dei lettori è
che la rondine è ben presente sul nostro territorio.
I nidi segnalati dai lettori sono stati ben 1.310 distribuiti in 47 province
(vedi cartina) e in 18 regioni.
I nidi sono posti all’aperto (su trave sottotetto, cornicione o balcone) nel
65% dei casi, al chiuso (stalla o fienile, ma anche garage, magazzini e
capannoni) nel rimanente 35%.
Le colture agricole circostanti i luoghi di nidificazione sono risultate,
nell’ordine: cereali, vigneti, ortaggi, frutteti, erba medica, pascolo,
olivi.
Gli ambienti naturali preferiti sono quelli con filari, siepi e boschi,
seguiti da fiumi, laghi e stagni.
La situazione «ufficiale»
Secondo i dati del Birdlife International (Rete mondiale di associazioni
protezionistiche) in Italia vi sono attualmente tra 500.000 e 1.000.000 di
coppie nidificanti (dati 2004) di rondine con un calo demografico del 40%
rispetto a dati precedenti, mentre la Lipu (Lega italiana protezione
uccelli) indica per l’Italia una diminuzione compresa tra il 20 e il 50%.
Come salvaguardare i nidi in inverno
Soltanto quando le rondini sono partite si può eventualmente dare una
controllata ai loro nidi, ma non è il caso di tentare opere di restauro,
perché la primavera successiva i nostri amici migratori provvederanno da
soli a sistemare la vecchia struttura. Caso mai possiamo togliere con
delicatezza l’imbottitura del nido, perché potrebbe ospitare parassiti vari.
Danneggiare il nido nell’operazione non compromette sicuramente l’esito
della futura nidificazione, ma è bene avere cura nel rimuovere il materiale
vegetale e i crini impiegati dagli uccelli per foderare la costruzione.
Per evitare che la presenza delle rondini provochi disagio per la presenza
di escrementi, vi consigliamo di mettere delle assicelle sotto i nidi in
modo che gli escrementi non sporchino marciapiedi o quanto altro.
La rondine è protetta dalla legge
Per finire ricordiamo che la rondine, compresi nidi, uova e nidiacei, è
protetta dalla legge. Per denunciare atti vandalici ci si può rivolgere
direttamente all’Amministrazione provinciale - Settore caccia e pesca della
propria città o alla più vicina sezione della Lipu (Lega italiana per la
protezione degli uccelli).
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