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Eima International nasce grande |
Chiusa con generale soddisfazione la 1a
edizione biennale
Afflussi record e aumento della presenza di visitatori stranieri.
Unacoma punta all’export con accordi di collaborazione con altre
manifestazioni fieristiche. Esposizione sempre più spettacolare
I dati dei primi mesi dell’anno e le previsioni con cui si era aperta
Eima International lasciavano sulla carta poche aspettative. La scaramanzia
tutta italiana lasciava però trasparire un leggero ottimismo che era
qualcosa di più di una semplice speranza. Sarà sesto senso o profonda
conoscenza del mercato ma alla fine l’Eima si è conclusa nel migliore dei
modi. Mi riferisco alla maggior parte degli espositori, di quei costruttori
di macchine agricole che continuano ad aumentare lo spazio espositivo
occupato con i loro prodotti. Secondo la maggior parte delle aziende
interpellate, la quantità e la qualità dei contatti hanno fugato le
preoccupazioni iniziali. Non tutti i settori espositivi e i padiglioni del
quartiere fieristico hanno però avuto lo stesso livello di ritorno.
Parlo al settore della lavorazione del terreno, dove sempre meno spazio e
interesse è riservato agli aratri. Di contro i nuovi padiglioni, forse
perché non conosciuti dai visitatori abituali, forse perché non ben
raggiungibili, non hanno avuto un’eguale presenza di pubblico. Anche molti
visitatori hanno lamentato la difficoltà di visitare Eima International
essendo stata scardinata la logica dei settori espositivi, certamente un
poco «bulgari», ma altrettanto funzionali al risparmio di tempo del
visitatore. Sta di fatto che alcune aziende hanno lamentato pochi visitatori
stranieri, altre sono rimaste entusiaste per contatti con Paesi
extracomunitari. Pochi, rispetto alle attese degli espositori, sono stati i
visitatori provenienti dai Paesi dell’Est.
Buona la prima
Quello che conta alla fine sono però i numeri. La prima edizione di Eima
International si è chiusa con un record assoluto di visitatori e il
raddoppio degli operatori esteri. Sono stati ben 133.600 gli ingressi
complessivi in fiera, con un incremento del 30% rispetto ai 103.300 dello
scorso anno.
Secondo i dati ufficiali di Unacoma Service, organizzatrice della
manifestazione per conto di Unacoma, ancora più significativo sarebbe stato
l’incremento dei visitatori esteri, che con 18.000 presenze avrebbero quasi
raddoppiato il numero di quelli affluiti lo scorso anno.
Certamente Unacoma si è impegnata nel cercare contatti con imprenditori
stranieri. Ne sono una prova le 35 delegazioni ufficiali e i momenti di
incontro con i costruttori nostrani.
I commenti degli stessi espositori, nonostante siano stati imperniati su una
sostanziale soddisfazione, continuano a mantenere concrete riserve sulla
ripresa del mercato italiano per l’anno prossimo.
Come avevamo già segnalato ne L’Informatore Agrario n. 45/2006, le
esportazioni sono in crescita e restano la principale fonte di fatturato del
settore della meccanica italiana per l’agricoltura.
Per sostenere e incrementare questa tendenza, l’Unacoma ha stretto un
accordo con l’Abimaq, l’associazione brasiliana delle industrie di macchine
e attrezzature, che prevede una collaborazione per lo scambio di
informazioni statistiche relative al mercato delle macchine agricole nei due
Paesi, la cooperazione per la certificazione delle macchine agricole e lo
scambio di conoscenze sulle linee di finanziamento per l’acquisto.
Un altro punto cardine dell’accordo riguarda la collaborazione
all’organizzazione di Eima International e di Agrishow, la manifestazione
agricola brasiliana che si tiene annualmente a Ribeirão Preto nello Stato di
San Paolo su un’area all’aperto di 240 ha,
oltre 200 dei quali destinati a prove dimostrative.
Soyuzagromash, l’associazione che riunisce i principali costruttori di
macchine e attrezzature agricole russe, ha presentato a Bologna un
dettagliato rapporto sull’attuale situazione del mercato russo del settore
agricolo e sulle opportunità che esso può riservare agli operatori italiani.
I dati di questo Paese sono veramente impressionanti, basti pensare che
l’azienda agricola più piccola è di circa 10.000 ha.
Alla fine di settembre in Russia erano state immatricolate 6.609
mietitrebbie e 7.926 trattori in un mercato ancora in crescita a due cifre.
È in crescita anche il settore delle seminatrici, che ha assorbito 4.158
macchine.
Anche con i russi si stanno stringendo accordi significativi per iniziative
fieristiche di comune interesse. Già nell’ottobre 2007 una rappresentanza di
costruttori italiani sarà presente al Golden Autumn di Mosca, la più
importante fiera dell’agricoltura del Paese dove si svolgerà anche una
sessione del Club of Bologna, l’associazione di studiosi ed esperti che si
riuniscono annualmente per analizzare i trend di sviluppo della
meccanizzazione agricola nelle diverse aree del mondo.
Come affermato dallo stesso presidente di Unacoma, Massimo Goldoni,
l’associazione cercherà altri accordi di questo tipo, per fornire
agevolazioni ai costruttori italiani, in altre realtà espositive fieristiche
di aree in forte crescita come la Russia, l’India e la Cina.
Un’esposizione in evoluzione
Ai visitatori dell’Eima non sarà passata inosservata l’evoluzione nella
modalità espositiva dei grandi marchi, con un aumento degli eventi di
richiamo e di spettacolarizzazione. Ne è una prova la presenza di acrobati
circensi sullo stand del gruppo Same Deutz-Fahr a cui facevano da
contraltare, a ritmo di samba, alcune ballerine brasiliane nello stand
dell’Antonio Carraro.
A distanza, nello stand di New Holland, per festeggiare il lancio della
nuova serie T7000 un gruppo di ragazze pon-pon fermava folti gruppi di
visitatori, come anche le ormai famose «bufaline» che richiamavano
l’attenzione nello stand di Landini sul Landini Bufalo 3000, trattore tre
volte campione d’Italia di Tractor pulling nella categoria Pro-stock.
Non ci sarebbe da stupirsi se fra qualche edizione Eima International
assomiglierà al Motor Show come spettacolarità. Attenderemo le evoluzioni.
Le manifestazioni collaterali
Grandissimo successo ha riscosso la mostra di trattori d’epoca esposti in
modo abbastanza spartano e forse inadeguato a delle vecchie glorie. In tutti
i giorni della manifestazione e per tutto il periodo di apertura questi
«tardoni» hanno ricevuto un numero di visite notevole.
Si è riscontrato un notevole interesse per gli incontri nel settore delle
biomasse, che non ha visto una parte espositiva-dimostrativa all’altezza
delle aspettative. Certamente su questo fronte tutta l’industria della
meccanizzazione italiana deve cercare sinergie con le altre figure
interessate e puntare a qualcosa di più significativo per le prossime
edizioni. L’argomento «biomasse» ha ottenuto un effetto positivo: la
presenza del ministro delle politiche agricole Paolo De Castro.
Il ministro, di fronte all’incalzante richiesta dei costruttori di un aiuto
volto a rinnovare il parco macchine italiano e soprattutto a rilanciare il
mercato nazionale, si è detto disposto a ragionare sulla revisione
obbligatoria delle macchine agricole.
Insomma, tanti spunti e tanto interesse per questa nuova formula di Eima
International che, essendo biennale, si ripresenterà solamente nel 2008.
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