POLITICA |
 |
La bieticoltura meridionale sollecita risposte
urgenti |
Iniziativa unitaria di Anb, Cnb e Abi a Termoli (Campobasso)
Manifestazione delle associazioni bieticole che
chiedono si faccia chiarezza sul futuro dello Zuccherificio del Molise:
avvio della contrattazione, quota zucchero aggiuntiva e prezzo bietole
costituiscono un trinomio inscindibile
E' iniziata venerdì 25 agosto a Termoli (Campobasso) presso lo
Zuccherificio del Molise una forte mobilitazione promossa e organizzata
unitariamente dalle tre associazioni bieticole italiane (Anb - Associazione
nazionale bieticoltori; Cnb - Consorzio nazionale bieticoltori; Abi -
Associazione bieticoltori italiani) con dirigenti e bieticoltori associati
che hanno dato inizio a uno sciopero della fame incatenandosi vicino allo
stabilimento per denunciare all’opinione pubblica e alle istituzioni la
grave e pericolosa situazione di incertezza sul futuro dello stabilimento
molisano, l’unico rimasto in attività nel Mezzogiorno dopo l’entrata in
vigore della nuova ocm nel settore dello zucchero.
A poche settimane dalle semine autunnali, infatti, e nonostante i reiterati
inviti delle associazioni bieticole, la società saccarifera non ha ancora
provveduto ad aprire la sottoscrizione dei nuovi contratti di coltivazione
per il prossimo anno, suscitando fondate preoccupazioni tra i bieticoltori e
nell’intera filiera circa la prosecuzione dell’attività.
Secondo Anb, Cnb e Abi vi sono tutte le condizioni per chiudere con esito
positivo la vertenza: la quota aggiuntiva necessaria è disponibile sul
mercato, mentre gli strumenti e i mezzi per garantire la remuneratività
della coltura sono attuabili tramite adeguati interventi comunitari,
nazionali e regionali.
Le associazioni bieticole hanno invitato la società Zuccherificio del Molise
a rompere gli indugi e a dare immediato avvio alla contrattazione,
procedendo contestualmente ad acquisire in forma definitiva la quota, avendo
tra l’altro la Regione Molise –
socio pubblico dello zuccherificio – messo a disposizione allo scopo i 16
milioni di euro necessari.
Nel contempo i manifestanti hanno richiamato ai loro compiti istituzionali
le Regioni interessate (Abruzzo, Molise, Puglia) e il Governo centrale
affinché, ognuno per le rispettive competenze, si adoperi per assicurare una
prospettiva duratura a uno zuccherificio di primaria importanza
nell’economia agroindustriale del Mezzogiorno, che assolve anche a una
funzione strategica di rilievo nell’assicurare al nostro Paese la produzione
nazionale di zucchero consentita dalla recente ocm.
Alle Regioni, in particolare, le associazioni bieticole hanno chiesto di
tradurre in atti concreti e tangibili per la filiera bieticolo-saccarifera
le dichiarazioni di impegno più volte espresse circa lo sviluppo sul
territorio di ogni azione utile e volta al miglioramento della produttività
e al contenimento dei costi di produzione, attraverso forme dirette e
indirette attinenti ai settori dell’irrigazione, dell’energia per uso
agricolo, dei mezzi tecnici per la bieticoltura.
Al Governo centrale, invece, Anb, Cnb e Abi hanno sollecitato una più rapida
e incisiva azione per favorire l’acquisizione della quota da parte dello
Zuccherificio del Molise – convocando con urgenza i soggetti interessati –
nonché l’adozione di misure a tutela del prezzo o comunque della redditività
della bietola.
La risposta del ministro delle politiche agricole, Paolo De Castro, non si è
fatta attendere, con la convocazione a Bari mercoledì 30 agosto del Tavolo
bieticolo-saccarifero allargato alle organizzazioni professionali agricole,
alle Regioni, agli enti locali e alle rappresentanze sindacali dei
lavoratori, che assieme ai trasportatori hanno condiviso e sostenuto la
mobilitazione delle associazioni bieticole (vedi riquadro).
Ciò nonostante, dopo giorni di sit in è scattata l’azione che ha visto
protagonisti i mezzi agricoli e gli autotreni, con rallentamenti lungo la
strada statale che unisce Foggia a Termoli finalizzati a mantenere alta
l’attenzione fino a quando – hanno affermato i manifestanti – giungeranno le
risposte attese dai bieticoltori, i quali hanno ritenuto la convocazione del
vertice con il ministro e l’annunciata riunione del consiglio di
amministrazione della società Zuccherificio del Molise per venerdì 1°
settembre – con all’ordine del giorno l’apertura della sottoscrizione dei
contratti di coltivazione – due fatti importanti ma non ancora sufficienti.
Anche nel giorno dell’incontro con il rappresentante del Governo, inoltre,
le associazioni bieticole hanno mantenuto attivi i presidi sulle principali
arterie di comunicazione, in attesa degli esiti del negoziato, per essere in
condizioni di decidere al momento eventuali ulteriori iniziative.
Buone notizie dal Tavolo |
Un segnale positivo per la soluzione del problema legato al futuro
dello Zuccherificio di Termoli (Campobasso), e di conseguenza per la
bieticoltura meridionale, è venuto dalla riunione del Tavolo
bieticolo-saccarifero riunito a Bari il 30 agosto, alla presenza del
ministro Paolo De Castro.
I partecipanti, tranne la Società saccarifera, hanno sottoscritto un
documento in cui si sottolinea l’importanza di dare un futuro allo
Zuccherificio e vengono formalizzate una serie di iniziative.
Le rappresentanze degli azionisti si sono impegnate a sottoporre al
Consiglio di amministrazione dello stabilimento l’immediata
sottoscrizione dei contratti di coltivazione e l’acquisto sul
mercato della quota zucchero suppletiva necessaria.
Il ministro De Castro, da parte sua, si è impegnato ad adottare
tutte le misure permesse dalla normativa vigente per aumentare la
redditività della bietola al Sud, a facilitare l’acquisto della
quota aggiuntiva e a supportare i programmi di ristrutturazione e
innovazione dell’impianto molisano.
Le associazioni bieticole faranno in modo di assicurare la fornitura
di materia prima, garantendo quindi la semina delle superfici
necessarie.
La mobilitazione continuerà in attesa dell’esito del Consiglio di
amministrazione.
|
|