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Il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali,
Paolo De Castro lo aveva promesso. E uno dei suoi primi atti di governo è
stato portare in Consiglio dei ministri il «problema consorzi agrari» per
avviarlo definitivamente a soluzione. Il Governo ha infatti approvato
venerdì 9 giugno un emendamento al decreto legge di riassetto delle
competenze dei Ministeri in base al quale i consorzi agrari cessano di
essere organismi regolati da norme speciali pubblicistiche per diventare
società cooperative di diritto civile.
La vigilanza rimane al Ministero per lo sviluppo economico di concerto con
il Ministero delle politiche agricole, e i commissari dei consorzi in
liquidazione coatta amministrativa sono ridotti da tre a uno con il compito
di chiudere definitivamente la liquidazione entro il 31 dicembre 2007,
mentre i commissari in carica nei consorzi in bonis cesseranno a fine
anno.
«È un positivo passo avanti per riportare il mondo dei consorzi agrari sul
mercato in condizioni di equilibrio». Questo il primo giudizio di Marco
Pancaldi, numero uno della Coldiretti bolognese, presidente del Consorzio
agrario di Bologna e Modena e presidente dell’Associazione nazionale dei
consorzi agrari.
«Finisce in questo modo la possibilità di procrastinare di anno in anno il
regime speciale con tre commissari – afferma – e in questo modo i consorzi
tornano in mano agli agricoltori. Questo vuol dire anche che i consorzi
capaci di stare sul mercato potranno guardarsi intorno e scegliere se
restare soli o accorparsi per avere più risorse e sinergie. È il caso –
aggiunge Pancaldi – del Consorzio di Ferrara dove il commissariamento finirà
e si potrà scegliere se unirsi o meno con Bologna e Modena ».
C’è però un timore. «Il tema vero – spiega il presidente – è che il regime
speciale deroga al principio della mutualità prevalente. Se questa
concessione verrà a mancare mancherà anche la fiscalità agevolata e molti
consorzi non riusciranno a mettersi in piedi. Dovremo cercare un accordo con
il ministro (che sembra disponibile) per mettere in condizione i consorzi di
arrivare sul mercato. Per questo serve un percorso che permetta di tornare
alla normalità cooperativa in un tempo ragionevole».
Approva la decisione del Governo Sergio Nasi, presidente delle coop agricole
della Lega. «Era ora che si arrivasse a regole uguali per tutti; i consorzi
sono un patrimonio di tutto il mondo agricolo e debbono tornare a essere, in
piena trasparenza, i motori della crescita e dello sviluppo».