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UE-Giappone, via libera all’accordo

Il trattato commerciale UE-Giappone (Jefta) potrebbe entrare in vigore nei primi mesi del 2019:  l'accordo con il Sol Levante non passerà infatti la trafila dell'accordo UE-Canada (Ceta), con la necessaria ratifica da parte dei parlamenti nazionali, perché non contiene la clausola sulla Corte per gli investimenti che è di competenza nazionale. 
La firma dovrebbe avvenire il 17 luglio, poi ci sarà il passaggio all'Europarlamento che molto probabilmente darà disco verde entro la fine del 2018. 
Il Jefta rimuoverà immediatamente le tariffe sul vino europeo importato in Giappone, oggi al 15%, e, in generale, azzera con periodi di transizione che variano da 7 a 15 anni i dazi nipponici anche su pasta (oggi al 24%), cioccolata (fino al 30%) e formaggi a pasta dura (fino al 29,8%) provenienti dall'UE, con il riconoscimento di oltre 200 dop e igp europee tra vini e alimenti, di cui 44 italiane. 
Anche per i produttori europei di carni suine (semplificazione e riduzione dazi dal 4-8% a zero) e bovine (tariffe da 38% a 9% in 15 anni) le esportazioni saranno più facili, con Tokyo che ha preso l'impegno di rimuovere le barriere su oltre 30 additivi comunemente utilizzati in Europa. 
L'unico neo dell'accordo riguarda alcune dop e igp italiane, con termini come Parmesan, Padano (ma non più «Grana», stando all'ultima versione del trattato), Pecorino, Romano, Bologna che vengono considerati generici, mentre l'Asiago, pur avendo registrato il marchio a Tokyo, dovrà coesistere con un'altra denominazione per 7 anni. 


Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 27-28/2018 a pag. 9
UE-Giappone, accordo fatto
di A. Di Mambro
L’articolo completo è disponibile anche sulla Rivista Digitale
 








 


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