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Alcuni Stati membri quali Italia, Belgio (esportatore di pere), Spagna (esportatore di pesche e nettarine) e Polonia (esportatore di mele) non hanno accolto con favore la decisione e hanno formulato richieste per evitare di porre termine a questo provvedimento di gestione della crisi, ma la Commissione, anche nelle scorse settimane, ha ribadito ufficialmente la propria decisione e così il regolamento n. 1165/2017 è confermato essere l’ultimo provvedimento messo in campo dall’Unione europea per fronteggiare l’embargo russo.
L’entrata in vigore dell’embargo ha messo gli operatori e i produttori comunitari di ortofrutta in una situazione estremamente problematica. I primi dati ufficiosi indicano che, da metà 2014 a fine maggio scorso, a livello comunitario sono stati richiesti aiuti per oltre 502 milioni di euro, a fronte di 1,7 milioni di tonnellate di ortofrutticoli oggetto di ritiro straordinario.