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Miele 2018: male quello di agrumi, scarso quello di acacia

Avvio difficile per la campagna di raccolta del miele italiano. Le basse temperature registrate nel mese di marzo hanno rallentato sia lo sviluppo delle famiglie apistiche sia le fioriture e l’innalzamento termico che poi è seguito nel mese di aprile ha provocato una forte accelerazione alla crescita delle famiglie, determinando anche un accorciamento notevole delle fioriture.
Come conseguenza diretta della situazione meteoclimatica, in tutte le zone vocate della Sicilia non è stato possibile produrre quantità significative di miele di agrumi. Le rese sono state basse anche nel resto del Sud a causa delle alte temperature che hanno accorciato notevolmente la fioritura dell’arancio.
Per quanto riguarda l’avvio della stagione produttiva al Nord si registrano difficoltà in un quadro molto differenziato sul territorio e rese produttive generalmente scarse.
Riguardo la produzione di miele di acacia la percezione diffusa è di rese basse, sebbene l’andamento meteo facesse temere una situazione ancora peggiore. Anche al Centro Italia il maltempo ha inciso negativamente sulla produzione dell’acacia, con produzioni che si possono stimare generalmente inferiori a 15 kg/alveare con qualche livello appena superiore raggiunto in collina.

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 21/2018 a pag. 24

Avvio di campagna difficile per il miele: male quello di agrumi, scarso l’acacia

di G. Naldi

L’articolo completo è disponibile anche sulla Rivista Digitale