riviste agricoltura, agricoltura biologica, giardinaggio, normativa comunitaria agricoltura, politica ambientale italiana, frutticoltura, viticoltura, coltivazione biologica

Vincent Labarthe, vicepresidente della regione Occitania ed ex presidente di Arepo (Associazione delle regioni Ue dei prodotti d'origine), parla della necessità che le produzioni a indicazione geografica facciano proprio un concetto di qualità che vada oltre tradizione e savoir faire per includere aspetti come la sostenibilità ambientale. Filmato a Bruxelles a margine del Congresso Arepo, 21 marzo 2018.



- Perché l'evento Arepo e quali sono le azioni prioritarie che le regioni Ue che producono alimenti di qualità chiedono alle istituzioni europee? 


- Il momento è molto importante per la nostra associazione, che fa lobbying a sostegno delle produzioni alimentari tipiche dei territori europei. Le priorità sono tutte le azioni che riguardano la tutela della storia e del saper fare che sostengono queste produzioni di qualità, ma anche le indicazioni sulla definizione di qualità dell'avvenire.

Una definizione di qualità che nel futuro sarà diversa da quella di oggi, che abbraccerà i temi dell'ambiente, del ricorso ai pesticidi o agli ogm. Si tratta di dimensioni della qualità che devono essere accolte dalle nostre produzioni in modo più rapido rispetto a quanto non faccia la produzione convenzionale.

Tutto ruota attorno a questo: dalla commercializzazione al modo di differenziare i nostri prodotti, che deve necessariamente dare importanza all'aspetto della comunicazione.