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Il 1° ottobre prossimo il regime delle quote europee di produzione dello zucchero cesserà e si apriranno le porte alla liberalizzazione del mercato. Una data storica per il comparto, e CoproB, sostanzialmente l’unico produttore italiano rimasto, si prepara ad affrontare la sfida.

Durante l’assemblea svoltasi lo scorso 9 giugno il presidente della cooperativa Claudio Gallerani ha detto che «Con la fine delle quote e la conseguente liberalizzazione del mercato, la nostra produzione dovrà aumentare sia in campo che in fabbrica per raggiungere le 10-12 tonnellate zucchero per ettaro e 300-320.000 tonnellate zucchero per campagna; numeri indispensabili per essere competitivi. Questo però prevede una riorganizzazione a 360 gradi. E se, grazie agli investimenti effettuati le fabbriche sono già strutturate per produrre questi quantitativi, la vera sfida si gioca in campagna dove attualmente solo un 20-30% dei nostri ettari riesce a raggiungere i quantitativi di 10-12 t/ettaro di zucchero». 

È stato anche annunciato che a fine anno CoproB lancerà sul mercato «Nostrano», il primo zucchero grezzo 100% italiano, ottenuto dal succo madre della barbabietola.