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Ristrutturazione vigneti, cambiano le norme
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Un nuovo decreto ministeriale ha rivisto le disposizioni nazionali per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti previste dall’ocm vino, abrogando le precedenti normative che, però, restano valide limitatamente alle domande presentate prima dell’entrata in vigore del nuovo provvedimento. La riconversione varietale consiste nel reimpianto sullo stesso appezzamento o su uno diverso, con o senza la modifica del sistema di allevamento, di una diversa varietà di vite, ritenuta di maggiore pregio enologico o commerciale, o il sovrainnesto su impianti ritenuti razionali. La ristrutturazione consiste invece nella diversa collocazione del vigneto attraverso il reimpianto in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico, oppure nel reimpianto nella stessa particella ma con modifiche alla forma di allevamento o al sesto di impianto, oppure nel miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti.
Non è considerata operazione di riconversione e ristrutturazione e non beneficia di aiuto il rinnovo normale dei vigneti giunti al termine del loro ciclo di vita naturale (reimpianto sulla stessa superficie, con la medesima varietà, secondo la vecchia forma di allevamento o sesto di impianto). L’aiuto concesso compensa le perdite di reddito conseguenti all'esecuzione della misura e offre un contributo ai costi di ristrutturazione e di riconversione. Nel primo caso, il tasso di copertura è del 100%, fino a un tetto massimo di 3.000 euro per ettaro. Il contributo ai costi di ristrutturazione e di riconversione è pari al 50%, elevato al 75% nelle regioni classificate come meno sviluppate. In questo caso il massimale di spesa ammessa a finanziamento va da 13.500 a 24.500 euro per ettaro, secondo i casi considerati (sono previste maggiorazioni per le zone a elevata valenza ambientale). La domanda di aiuto dovrà essere presentata all'organismo pagatore competente entro il 30 giugno di ogni anno secondo le modalità stabilite da Agea.
Se vuoi approfondire l'argomento, grazie al servizio Rivista Digitale, leggi l'articolo online a pagina 9 de L'Informatore Agrario n. 21/2017! Clicca qui
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