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L'UE ha rivisto le aree demarcate per il contrasto alla diffusione del batterio xylella fastidiosa con estensione della cosiddetta area infetta 40 km più a nord. L'area infetta è quella che, secondo la precedente mappatura, combaciava con la provincia di Lecce, nella quale il batterio è considerato endemico ed è richiesto l'eradicamento dei soli alberi malati (e non delle piante, anche sane, nel raggio di 100 metri) e solo nella fascia più a nord.
La rimozione di alberi malati e di quellli potenzialmente ospiti nel raggio di 100 metri resta obbligatoria al di fuori della zona infetta, nel caso si manifestassero nuovi focolai. Nella stessa area infetta, non ci sono più restrizioni per il movimento delle piante suscettibili di contagio, ma resta il divieto di piantare piante ospiti, come l'olivo. La decisione assunta dal comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (PAFF) comprende disposizioni meno onerose per l'importazione e la circolazione all'interno dell'Unione di piantine coltivate in vitro in condizioni sterili.