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Bruxelles: filo diretto
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Pekka Pesonen, gli effetti di un eventuale accordo commerciale con la Nuova Zelanda

Pekka Pesonen, segretario generale del Copa&Cogeca, esprime tutti i suoi dubbi sull'annuncio da parte della Commissione europea di voler aprire un negoziato commerciale con la Nuova Zelanda, potenza agricola soprattutto su latte e carni ovine.



- L'UE e la Nuova Zelanda vogliono aprire negoziati commerciali. Qual è la sua prima reazione?
- La Commissione europea dovrebbe essere molto cauta nell'avviare colloqui formali per un accordo di libero scambio con la Nuova Zelanda. Pensiamo che i vantaggi che l'agricoltura europea potrebbe ottenere, almeno quelli di cui possiamo essere a conoscenza al momento, non sarebbero sufficienti a giustificare un eventuale accordo.

- Quali sarebbero i settori più vulnerabili?
- Un accordo potrebbe avere conseguenze negative su settori come carni bovine e ovine, latte e su alcuni prodotti ortofrutticoli come i kiwi.

- E quali potrebbero essere gli eventuali vantaggi?
- Settori che potrebbero trarre vantaggio sono vino, prodotti trasformati, i nostri prodotti lattiero caseari di qualità, nel caso ci fosse consentito esportarne di più. Ma si tratterebbe di vantaggi piuttosto limitati, perché non dobbiamo dimenticare che parliamo di un mercato di sole 4 milioni e mezzo di persone, con cui gli scambi commerciali sono già aperti. Il guadagno addizionale di un eventuale accordo non giustificherebbe il potenziale di disturbo che esso potrebbe avere per il mercato UE, in settori in cui la Nuova Zelanda è molto competitiva. 

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