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È una brutta fotografia quella scattata da Ismea sui dati Sgfa nel secondo trimestre 2013: i finanziamenti bancari destinati alle imprese agricole sono diminuiti del 7% confermando la tendenza negativa dell’annata 2012, che aveva già ridotto il flusso dei nuovi prestiti all’agricoltura di quasi 17 punti percentuali. L’ulteriore riduzione delle erogazioni in campagna riflette il duplice effetto di una minore propensione delle banche a elargire denaro e di un diffuso atteggiamento di attesa da parte delle aziende, sintomatico di una fiducia ridotta ormai ai minimi termini.

Ma ci sono aziende agricole che i soldi alle banche li chiedono, il problema è che il sistema bancario ha alzato «il merito creditizio», cioè quell’insieme di requisiti che pretende siano rispettati per valutare se concedere o meno il finanziamento richiesto. Per questo, anche a fronte di dati di bilancio e commerciali più che positivi, tante aziende che si rivolgono agli istituti bancari per ottenere i finanziamenti necessari per far crescere il loro business si vedono chiudere la porta in faccia.

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