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10.10.2011 - Report sul Psr Sicilia


Al 30 settembre 2011 sono 13 i bandi ancora attivi del Programma di sviluppo rurale della Sicilia.
Tre rientrano negli Assi 1 (interventi strutturali) e 2 (Misure agroambientali), quattro nell’Asse 3 (investimenti in attività extragricole) e 1 per i gruppi di azione locale (Gal).

Quelli più importanti sotto il profilo degli  investimenti per l’ammodernamento e la competitività delle produzioni scadono rispettivamente il 30 novembre 2011 (terza fase della Misura 121 che interviene per l’ammodernamento delle aziende agricole) ed il 1° febbraio 2012 (ultima fase della Misura 123 riguardante l’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali).

 
Sempre per l’Asse 1, l’ultima fase della Misura 133 (Sostegno alle Associazioni dei produttori per le attività di informazione e promozione dei prodotti che rientrano nei sistemi di qualità  alimentari) opera a sportello fino al 30 aprile 2012.
Per l’Asse 2 i bandi ancora attivi riguardano esclusivamente l’amministrazione regionale ed il corpo forestale in quanto le Misure 226/A e 227/A-B intervengono per la ricostituzione del potenziale forestale e per la protezione  dagli incendi.
Sull’Asse 3 sono ancora attive le ultime fasi della  Misura 311 – Azioni  B e C. L’Azione B (Produzione di energia da fonti rinnovabili in regime di aiuto de minimis) scade, salvo proroghe, il prossimo 21 novembre, mentre l’Azione C (altre forme di diversificazione sempre in regime di de minimis) il 20 dicembre 2011.
Ai primi di ottobre è invece in scadenza la prima e unica fase della Misura 322 riguardante lo sviluppo e il rinnovamento dei villaggi rurali.
Il 31 dicembre 2013 è il termine ultimo per la partecipazione all’unico bando della Misura 431 destinata ai Gal per l’acquisizione di competenze e animazione.

Sul fronte dei bandi chiusi, la misura che in assoluto ha ottenuto il maggior numero di istanze è stata la 112 (insediamento dei giovani agricoltori). La dotazione iniziale di 152 milioni di euro, incrementata successivamente di altri 80 milioni per un totale di 232 milioni di euro, è insufficiente a coprire il fabbisogno finanziario delle oltre 4.000 istanze presentate nell’ambito del pacchetto giovani. 
 
Quello che comunque alimenta qualche preoccupazione è l’andamento della spesa pubblica effettivamente sostenuta, che specialmente per gli altri programmi comunitari è diventato terreno di scontro tra le forze politiche di opposizione e maggioranza.
Secondo le ultime proiezioni al 31 agosto 2011, elaborate dalla Rete rurale nazionale, la Sicilia entro il 31 dicembre di quest’anno deve spendere poco più di 127 milioni di euro. A tanto infatti ammonta la differenza tra l’importo stanziato per le annualità 2007, 2008 e 2009, pari a 538, 5 milioni di euro, e il totale speso al 31 agosto 2011 pari a 411,4 milioni di euro.
 
Nonostante dall’ultimo monitoraggio emerga una discreta performance di spesa rispetto al mese precedente, l’invito dell’organismo di rilevazione è quello di moltiplicare gli sforzi per evitare il disimpegno automatico delle somme al 31 dicembre.
Uno dei principali problemi che non solo in Sicilia ha comportato un rallentamento delle erogazioni da parte di Agea è quello dell’acquisizione della certificazione antimafia a cui non è possibile in alcun modo derogare in considerazione delle attuali disposizioni legislative comunitarie e nazionali.




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